Il mio blog è
una vetrina delle ricette che mi diletto a preparare o dei miei quadri quando
decido di sporcarmi le mani non di farina, ma di colori ad olio. Per cui parlare della chiusura di tutti i canali online che ruotano intorno al Nutelladay, intimata settimana scorsa dalla
Ferrero, potrebbe essere fuori tema; ma parlando della Nutella, almeno di
striscio si parla di cibo, no? La cosa interessante e sbalorditiva, non è che
l’azienda di Alba ha richiesto la chiusura dell’account di Twitter, Facebook e
il sito http://www.nutelladay.com/
ma il successivo dietrofront, della stessa Ferrero S.p.A. pochi giorni dopo l’annuncio. A far venire a galla la vicenda è
stata la Sig.ra Rosso, che è la proprietaria dei canali, i quali hanno un
particolare seguito tra i fan della Nutella. Tale successo forse ha disturbato
la Ferrero, che ha visto una sovrapposizione della sua immagine con quella non
ufficiale del nutelladay ? Insomma un
bel caso di crisis management e di gestione dei brand online.
Trovo
curioso che Ferrero sia partita in quarta con l’intimazione di chiusura di
tutti i canali, salvo poi ritrovarsi a fare un comunicato dopo giorni di silenzio, in cui dice che, invece, è tutto a posto e che anzi, sono orgogliosi di avere
fan così devoti come la Rosso.
Cosa è
successo? Come è stato risolta questa
situazione e soprattutto qual’era il problema, per cui Ferrero sia andata all’inizio
così “pesante”? Dai comunicati sia della Rosso, che dell’azienda, non si
riesce a dare una risposta a queste domande, si rimane sul vago; si fa solo menzione che la Rosso e
la Ferrero hanno insieme trovato una soluzione:
“ Ferrero is pleased to announce that today, after contacting Sara Rosso and finding together the appropriate solutions, it immediately stopped the previous action.”
Era pacifico, che un problema ci fosse. Curioso che questo problema non sia stato risolto dai due soggetti fuori dai riflettori del web, evitando il
clamore, che a conti fatti ha avvantaggiato la Rosso con l’incremento dei suoi
fan sia su Fb che su Twitter.
Personalmente,
mi son fatto l’idea che il problema stia essenzialmente nei vantaggi diretti/
indiretti generati dal brand Nutella in account non ufficiali, e dell’immagine che
Nutella, soprattutto in Usa, vuole comunicare.
Solo i
diretti interessati sanno come stanno le cose. Non mi stupirei se Ferrero
avesse preteso dalla Rosso una più marcata sottolineatura che nutelladay
rappresenta un canale non ufficiale di Ferrero e che l’avesse invitata a non sfruttare il brand Nutella per finalità che esulino da una comunicazione spassionata.
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